“Viva Palermo e Santa Rosalia!”

Costume, tradizione, devozione fanno di questa festa una delle più prestigiose feste religiose dell’intera Sicilia.

La legenda narra che la Santa apparve in sogno ad un cacciatore indicandogli dove avrebbe potuto trovare i suoi resti che, se portati in processione, avrebbero fermato l’epidemia di peste in città.  E fu così che nel 1624 Santa Rosalia divenne la Santa Patrona di Palermo, spodestando addirittura Santa Cristina, Santa Oliva, Santa Ninfa e Sant’Agata.

È La sua solenne figura di “liberatrice di tutti i mali” a conferire a Santa Rosalia un’importanza non indifferente, per non dire un amore viscerale da parte dei Palermitani.

“Viva Palermo! E viva Santa Rosalia!”, questo è il grido che accompagna i palermitani nei 5 giorni di festa, dal 10 al 15 luglio. Cinque giorni di festa caratterizzati dalla sfilata del Carro trionfale e che culminano sempre con spettacolari fuochi d’artificio.

Il Carro Trionfale rappresenta il cuore della festa. Si tratta di una vera e propria opera contemporanea che non solo vuole rappresentare la gloria della Santa ma anche la gloria della città che vuole trionfare sui mali che la affliggono, proprio come fece Santa Rosalia con la peste. Il carro trascinato da buoi ha la forma di vascello con a poppa una statua di Santa Rosalia rappresentata nel pieno della sua gloria. Su di esso trovano posto anche dei musicisti che accompagnano la sfilata con la loro musica. Il 15 di luglio le reliquie della Santa contenute in una preziosa urna d’argento vengono portate in processione per le vie della città, accompagnate da importanti momenti di preghiera.